Tradurre brochure InDesign: come mettere d’accordo grafico e traduttore

Luglio 2023

Che stiate per lanciare il vostro prodotto sul mercato o stiate ultimando i preparativi per la prossima stagione turistica, a un certo punto vi trovate in questa situazione: manca solo da tradurre la brochure (o catalogo, o magazine) che il grafico vi ha appena consegnato in versione definitiva. Vi mettete quindi alla ricerca di un traduttore professionista esperto del vostro settore, ma già dalle prime richieste di preventivo emerge un problema inaspettato: il fatto che i testi del vostro stampato siano in formato InDesign (.indd) fa storcere il naso a diversi traduttori.

Inserire la traduzione direttamente in InDesign? Più facile a dirsi che a farsi.

Trovare un traduttore che, oltre a fare bene il suo mestiere, sappia utilizzare questo potente ma complesso software di casa Adobe è quasi impossibile. E se anche riusciste a scovare un esemplare della rarissima specie dei traduttori-grafici, scoprireste di essere comunque ancora lontani dalla soluzione: perché i programmi di grafica non sono adatti al processo di traduzione.
Generalmente i traduttori richiedono file di testo nei comuni formati editabili, primo tra tutti Word, in modo da poterci lavorare comodamente con un software di scrittura senza l’intralcio – e la responsabilità! – della formattazione grafica.

Peccato che il vostro grafico sconsigli vivamente – e a ragione – l’uso di Word. È vero che, passando per la conversione in PDF o RTF, i testi possono essere trasformati in file di testo piuttosto rapidamente… ma come fare poi per reinserire i testi tradotti nel layout? I problemi sono almeno due:

  • per copiare e incollare manualmente, paragrafo dopo paragrafo, ci vuole un sacco di tempo;
  • inserire testi in una lingua che non si conosce alla perfezione – come succederebbe probabilmente nel caso del vostro grafico – fa aumentare esponenzialmente il rischio di errori e refusi.

Impaginazione multilingue – Desktop Publishing (DTP)

In un mondo digitale e interconnesso come il nostro, una procedura manuale di questo tipo equivarrebbe ad abbandonare il computer per ritornare alla macchina da scrivere. Cosa fare, quindi? La soluzione per un flusso di lavoro efficiente esiste ed è fornita dal cosiddetto CAT tool per la traduzione assistita, un software che fa parte dei ferri del mestiere di ogni traduttrice e traduttore professionista. Oltre ai vantaggi legati alla creazione e all’aggiornamento progressivo di un articolato archivio dei testi tradotti, i CAT tool come Trados Studio riconoscono e supportano numerosi formati di file, in particolare formati di scambio su base XML.

Servizio chiavi-in-mano: traduzioni InDesign italiano-tedesco

Creo la versione tedesca dei vostri dépliant, schede tecniche di prodotto, cataloghi o pubblicazioni digitali: preparo il file InDesign, traduco ed eseguo il controllo post-impaginazione in tedesco o in italiano. E vi riconsegno il file pronto da stampare.

Scambio di dati e gestione file per stampati plurilingue

Per i file InDesign funziona così: mediante la funzione export si genera un file IDML che il traduttore può caricare direttamente nel suo software di traduzione e sottoporre al processo traduttivo. La traduzione viene poi consegnata a sua volta in formato IDML da importare direttamente in InDesign, ultimando la realizzazione dello stampato in pochi clic. Il traduttore non deve disporre dei font originali né preoccuparsi di modificare per errore il layout del file, perché ha accesso esclusivamente al contenuto.
Questa procedura è l’ideale per tutti gli stampati con un’impaginazione grafica: volantini, prospetti, documentazioni, cataloghi, magazine, manifesti o image brochure. Anche nella realizzazione professionale di giornali e riviste, così come nel digital publishing e nei formati interattivi, si lavora con programmi di grafica e impaginazione come InDesign.
Un file IDML non contiene elementi grafici, ma solo i testi e le informazioni relative alla struttura e alla formattazione. E, ulteriore vantaggio: IDML è una cartella compressa ZIP con file di dimensioni molto ridotte, adatta a essere inviata per e-mail.

Un layout, tante lingue

Lo standard attuale è quello di gestire i layout multilingue attraverso un’apposita struttura a livelli, noti anche come layer. Un sistema che funziona a meraviglia se il layout, gli elementi di design e la posizione dei testi sono identici in tutte le lingue: per i testi bisogna prevedere un livello indipendente, separato da immagini, grafiche ecc. Il livello con i testi della lingua da tradurre viene duplicato e denominato, se possibile, con la lingua d’arrivo (per esempio: testi TED). Prima dell’export in formato IDML si nascondono tutti i livelli che non devono essere tradotti: eventuali elementi segnaposto o impostazioni di layout devono trovarsi quindi su livelli separati.

Per le pubblicazioni che a seconda della lingua necessitano di appositi colori, immagini, simboli o slogan, bisogna valutare quante particolarità sono legate a una determinata lingua e se il sistema dei livelli separati sia effettivamente utile. L’alternativa: prevedere un layout specifico per ogni lingua.

Come preparare il file InDesign per il processo traduttivo?

Affinché testi, immagini e grafiche siano perfettamente coordinati anche nella versione in lingua straniera, in fase di formattazione e prima dell’export in formato IDML è bene seguire le seguenti linee guida:

  • gestire la lunghezza delle righe intervenendo sulle dimensioni delle cornici di testo
  • per andare a capo, evitare l’interruzione di riga manuale o la sillabazione manuale
  • nel caso sia per forza necessario andare a capo spezzando una riga, usare l’interruzione di riga (Soft Return) anziché Invio
  • gestire gli interlinea tramite i formati paragrafo, in modo da mantenere intatte le formattazioni
  • per disporre il testo attorno agli elementi grafici o passare da una sezione all’altra, sfruttare le cornici concatenate per collocare testi che devono scorrere da una sezione all’altra anziché inserire interruzioni manuali
  • per i testi organici utilizzare le cornici concatenate, così da evitare il cosiddetto Testo non inserito
  • per creare un legame fra testo e immagine, ancorare l’oggetto al testo
  • inserire le grafiche evitando i testi all’interno dell’immagine ed eventualmente inserire le scritte direttamente in InDesign
  • per le liste utilizzare i formati paragrafo Elenco puntato o Elenco numerato, anziché tabulazioni o spaziature
  • creare e disporre le cornici di testo seguendo il flusso logico del testo, in modo che nel software di traduzione vengano visualizzate ordinatamente e senza interruzioni
  • sfruttare le funzionalità del sommario automatico, evitando così il reinserimento manuale delle voci
  • rimuovere parti di testo non utilizzate (eventualmente spostandole su livelli che poi vengono nascosti)
  • verificare se le pagine principali contengono testi da tradurre
  • disattivare la funzione Rilevamento modifiche (eventualmente dopo aver accettato tutte le revisioni)
  • se il file export risulta comunque troppo voluminoso: in Preferenze impostare le Prestazioni visualizzazione su ‘Veloce’ e su Gestione file disattivare il salvataggio di immagini di anteprima

Consigli utili per il controllo in InDesign

Attivando la visualizzazione dei caratteri nascosti si nota subito se la formattazione è stata eseguita correttamente.
Se il layout è impostato correttamente fin dall’inizio, anche le versioni in lingua straniera necessiteranno di pochissimi adattamenti a livello di lunghezza dei testi o delle righe.

Impostare le preferenze per il controllo ortografico e la sillabazione automatica: è possibile assegnare una lingua a singoli testi o all’intero documento InDesign, sfruttando numerose opzioni di controllo e sillabazione. Inoltre, si possono impostare correzioni automatiche, eccezioni, dizionari utente e liste terminologiche.

Regola sempre valida: tenersi larghi nel layout

Nella creazione del layout cercate, se possibile, di tenervi larghi: spesso i testi tradotti sono un po’ più lunghi degli originali. Se attorno alle immagini lo spazio è abbondante, anche le traduzioni lunghe si inseriranno perfettamente nel layout.

In ogni caso, prima di procedere alla traduzione, è indispensabile chiarire se il testo in lingua straniera debba avere la stessa lunghezza del testo originale o se ci sia eventualmente spazio per un testo più lungo.

Traduzione dei vostri documenti InDesign

Avete altre domande o desiderate ricevere un preventivo per una traduzione in InDesign?
Sono a vostra disposizione per traduzioni in tedesco e, in team con traduttrici professioniste di madrelingua italiana, anche per traduzioni dal tedesco all’italiano.

Raccontateci del vostro progetto InDesign:

  • Jessica Longo – madrelingua italiana, specializzata in testi promozionali e traduzione creativa
  • Maren Paetzold – madrelingua tedesca, specializzata in traduzioni tecniche ed editoriali

Traduzione e adattamento

dell’originale tedesco “Nahtloser Text-Workflow für mehrsprachige Broschüren: InDesign-Austauschformat für Übersetzungen”
a cura di Jessica Longo | Traduttrice e transcreator dal tedesco all’italiano. Testi pubblicitari e comunicazione per turismo, enogastronomia e outdoor.

Chi scrive?

Maren Paetzold
Maren Paetzold

Lingua & Architettura

Queste righe sono nate dalla mia penna nella mia lingua madre, il tedesco, e vogliono essere il mio modo di condividere curiosità e informazioni scoperte nel mondo italo-tedesco.
Per la traduzione non potevo che affidarmi a traduttori di madrelingua italiana, trattandosi di testi da pubblicare. E la parola è passata quindi alle colleghe italiane che fanno parte della mia fidata rete di professionisti della traduzione.

Servizi linguistici tedesco–italiano per i vostri progetti: