Roma in bicicletta: un tour panoramico attorno al centro storico

Giugno 2023

San Pietro vista da Monte Mario

Esplorare Roma sui pedali? Sì, forse non è la prima cosa che viene in mente da fare, considerato il traffico proverbiale e la pavimentazione a sampietrini. Eppure, visitare una città in bicicletta porta sempre a scoprire gli angoli più nascosti e regala visuali inaspettate. E la Città Eterna non fa eccezione.
Nei cinque anni che ho trascorso in Italia lavorando come architetta, Roma era diventata per me una seconda patria e ancora adesso, quando ci torno, mi sembra sempre di tornare a casa. Stavolta, avendo qualche giorno a disposizione, mi sono potuta ritagliare un po’ di tempo per esplorarla in modo non convenzionale: in bicicletta. Tanto più che il mio accompagnatore, a Roma per la prima volta, non aveva idea di come organizzare la visita: dove partire, da cosa cominciare? Così, anziché collezionare subito un monumento dopo l’altro, ho preferito fare un passo indietro e allargare la visuale su questa città fenomenale e sulla sua moltitudine di attrazioni. Osservarla in tranquillità lungo il suo perimetro, avvicinandosi al suo cuore senza fretta.

Solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma – per esempio attraverso i suoi panorami

»… non faccio che spalancare gli occhi e guardare, e andare e venire, giacché solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma.« – Nel suo “Viaggio in Italia” Goethe esplorò Roma a piedi, noi l’abbiamo fatto pedalando. Per il nostro tour ho deciso di esplorarla salendo alle tante alture panoramiche di Roma.
I leggendari sette colli? Certo, ma non solo. Da un lato, perché rappresentano solo una piccola parte della Roma di oggi; dall’altro, perché con la loro altezza di appena 50–60 metri e l’intensa edificazione non offrono una visuale così aperta come ci si potrebbe aspettare. Per questo ho ampliato l’anello includendo anche altre colline, un po’ più alte, come il Gianicolo (oltre 80 m) o Monte Mario (fino a 139 m). Il risultato: un itinerario ciclabile che abbraccia il centro storico in un suggestivo saliscendi con 12 punti panoramici.

Il giro di Roma: la Città Eterna in 13 tappe

Nella giornata mondiale della bicicletta, che si festeggia il 3 giugno, ho regalato a Roma un tour panoramico in bici: Roma panoramica – Stadtbesichtigung mit Weitblick. 12 punti panoramici in 13 tappe. La traccia è disponibile sulla tour app Komoot e qui in formato GPX.

1| L’enorme parco di Villa Doria Pamphilj a Monteverde, quartiere nella parte sud-ovest di Roma, è il punto di partenza ideale. Per chi ne avesse bisogno, nei dintorni è anche possibile noleggiare biciclette: il parco è molto frequentato per i giri in bici e ospita anche corsi di mountain bike. E una mountain bike potrebbe essere la scelta migliore per il nostro itinerario: le gomme larghe, il cambio e le sospensioni sono utili per affrontare le salite e il fondo accidentato.

2 | Il nostro primo punto panoramico è il Gianicolo, a sud-ovest del centro, sopra Trastevere. Con il suo belvedere e il monumento a Garibaldi, recentemente restaurato, si ha quasi la sensazione di essere in cima un faro che illumina il mare della città… e il caso vuole che sul suo versante settentrionale sia collocato davvero un faro: il Faro del Gianicolo, un monumento donato dagli italiani d’Argentina nel cinquantenario dell’Unità d’Italia.

Chi si trova quassù a mezzogiorno vive anche un’altra emozione: il tradizionale colpo di cannone, istituito nel 1847 per uniformare il rintocco delle 12 delle innumerevoli chiese della città.

Rom: Panorama Gianicolo

3 | Proseguiamo fino al Fortino della Madonnina in Via Saffi. La vecchia fortificazione del XIX secolo offre una visuale meno spettacolare, ma comunque interessante verso la parte sud-est di Roma: davanti a noi si estendono i quartieri di Trastevere e del Testaccio, lo scheletro di quello che un tempo era il più grande gasometro d’Europa, a destra gli alti edifici dell’EUR e a sinistra, all’orizzonte, le montagne vulcaniche dei Castelli Romani.

4 | Sull’altra sponda del fiume si trova l’Aventino, il più meridionale dei sette colli storici.
Qui troviamo la Villa del Priorato di Malta con il celebre panorama dal buco della serratura sulla cupola di San Pietro e il belvedere del meraviglioso Giardino degli Aranci, con una visuale sul Cupolone fiancheggiata da alti pini.

Panorama e punto di riferimento costante: la cupola di San Pietro

Per scendere dall’Aventino l’ideale è percorrere il Clivo di Rocca Savella, nel cuore delle alte mura dell’omonima fortificazione: si tratta di una stradina acciottolata, oggi seminascosta, che un tempo rappresentava il collegamento principale tra Via di Santa Sabina e Piazza della Bocca della Verità. Se non fosse per l’immancabile cupola di San Pietro in lontananza, si avrebbe l’impressione di trovarsi in un quale solitario villaggio di campagna.

5 | La pedalata continua per il centro, toccando tanti monumenti e luoghi celebri. Il vantaggio di muoversi in bicicletta qui si fa evidente: che si tratti di un giro nel Circo Massimo o di una sosta fuori programma ai piedi del Celio, accanto al Colosseo, nessun altro mezzo di trasporto offre una tale flessibilità. E a piedi queste distanze sarebbero troppo impegnative.

6 | Lungo Via dei Fori Imperiali avanziamo poi verso il Campidoglio. Via di San Pietro in Carcere consente di salire in bicicletta fino a Piazza del Campidoglio, per poi raggiungere la Terrazza sul Foro e la sua spettacolare visuale sul Foro di Traiano. Scendiamo lungo lo stesso percorso, accompagnati dal panorama sull’Arco di Settimio Severo.

7 | Attraversata Piazza Venezia con il maestoso Vittoriano, proseguiamo verso Villa Aldobrandini, oggi un parco, che si estende su una propaggine del Quirinale. Salire in bicicletta non si può, ma vale comunque la pena di affrontare a piedi i pochi gradini. Da quassù, lontani dal brusio del traffico, ci godiamo in relax la vista sul vivace andirivieni del centro e sull’architettura di diverse epoche – e ci concediamo un bel pic-nic.

8 | Il nostro tour panoramico ci porta poi al Palazzo del Quirinale, il punto più alto dell’omonimo colle e sede del Presidente della Repubblica, con una bella visuale sulla cupola di San Pietro.

9 | Dopodiché scendiamo nuovamente e percorriamo un breve tratto di Via del Corso, toccando Piazza Colonna e Palazzo Chigi. Proseguiamo attraverso il centro storico fino a Trinità dei Monti, sul Pincio, che si affaccia sulla leggendaria scalinata che sale da Piazza di Spagna. Pedaliamo sul Pincio costeggiando Villa Medici con tanti incantevoli scorci fino ad arrivare alla terrazza panoramica che dà direttamente su Piazza del Popolo.
Dopo un lungo tragitto nel verde del grande parco di Villa Borghese, sfioriamo alcuni importanti musei della città, come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia. Non ci fermiamo però a visitarli, ma proseguiamo il nostro giro di Roma sui pedali.

10 | Oltrepassiamo Ponte del Risorgimento ritornando sulla sponda destra del Tevere. La pista ciclabile del Tevere ci porta velocemente a Monte Mario: qui ci attende una salita vera e propria di ben 100 metri di dislivello attraverso un’area naturalistica protetta.

Constatiamo con sollievo che quassù non c’è l’ombra di un turista – e questo nonostante una fantastica copia della Bocca della Verità con tanto di panorama!

11 | Un breve tratto attraverso il quartiere residenziale di Balduina e raggiungiamo il Parco di Monte Ciocci, una propaggine di Monte Mario. Le piste ciclabili nel verde e la vista sulla città, ovviamente con il Cupolone sempre protagonista, fanno di questa tappa uno dei clou dell’itinerario.

E quassù ho la conferma di non essere la sola ad amare i panorami su Roma: anche il gruppo hip-hop romano Colle der Fomento e chi l’ha citato sulla balaustra di Monte Ciocci ne sono innamorati. 

12 | Non c’è foto che possa rendere giustizia a ciò che ci aspetta infine in Via Piccolomini: bisogna vederlo in prima persona! La meravigliosa vista su San Pietro dal belvedere all’estremità nord-orientale della strada, che corre su un’altura e punta dritta verso la cupola di Michelangelo, diventa mozzafiato quando ci si mette in movimento: la percezione di distanze e dimensioni viene messa sottosopra! L’orientamento e la cornice uniforme di alberi ed edifici creano l’illusione ottica che la cupola diventi sempre più grande man mano che ci si allontana.

L’itinerario è stato un successo sotto ogni punto di vista e ha letteralmente conquistato il mio ciclo-ospite, che non si aspettava di trovare così tanto verde! Questo giro in bicicletta consente di vivere la Roma di oggi dal suo lato più bello, una Roma inedita, seppur a due passi dai suoi luoghi più celebri.
Per concludere in bellezza il tour torniamo al parco di Villa Doria Pamphilj, in posizione strategica, e ci concediamo una pausa golosa ai tavolini nel verde di ViVi Bistrot. A chi lascia il parco uscendo in Via di Donna Olimpia, inoltre, consiglio di provare l’ottimo gelato di Romagnani Caffè.
E per il prossimo giro in bici a Roma non vediamo l’ora di provare le altre piste ciclabili, in continuo aumento!

Roma in bicicletta: la rete ciclabile cresce

Siamo sinceri, la Città Eterna non è certo famosa per le sue piste ciclabili. Eppure, ce ne sono: alcune delle strade più trafficate, per esempio, sono provviste di corsie ciclabili con cordolo che facilitano la vita ai ciclisti. Anche se, con un traffico come quello di Roma, è importante pedalare in modo costante e ordinato, facendo attenzione e rispettandosi a vicenda.

La buona notizia: negli ultimi anni è cominciato un significativo ampliamento della rete ciclabile. Attualmente Roma presenta circa 320 km di piste ciclabili che dovrebbero diventare 1200 entro il 2030 (fonte). Oltre ad alcune interessanti nuove tratte, come quella lungo una vecchia linea ferroviaria con vista su San Pietro (Viadotto delle Fornaci), è previsto anche un piano di potenziamento della bicicletta come mezzo di trasporto urbano.

Anche togliendo i circa 100 km di ciclopiste che attraversano i parchi e le aree verdi della città, la rete ciclabile copre già ora una distanza superiore a quella che la metro riuscirà mai ad avere (anche nel caso in cui, prima o poi, venissero realizzati i progetti, i 60 km delle attuali 3 linee arriverebbero ad appena 177 km).

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Traduzione e adattamento

dell’originale tedesco “Rom per Fahrrad: eine Panorama-Tour rund um das historische Zentrum”
a cura di Jessica Longo | Traduttrice e transcreator dal tedesco all’italiano. Testi pubblicitari e comunicazione per turismo, enogastronomia e outdoor

Chi scrive?

Maren Paetzold
Maren Paetzold

Lingua & Architettura

Queste righe sono nate dalla mia penna nella mia lingua madre, il tedesco, e vogliono essere il mio modo di condividere curiosità e informazioni scoperte nel mondo italo-tedesco.
Per la traduzione non potevo che affidarmi a traduttori di madrelingua italiana, trattandosi di testi da pubblicare. E la parola è passata quindi alle colleghe italiane che fanno parte della mia fidata rete di professionisti della traduzione.

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